Dirty Dancing, il musical. Pronti per ballare?

 In IL SETACCIO

Forse è vero, il segreto di Dirty Dancing è nascosto nel fatto che c’è un ballerino dentro ognuno di noi. Queste le parole di Eleanor Bergstein in persona, autrice del film e del musical, presente in conferenza stampa per la presentazione del musical Dirty Dancing: The classic story on stage, che debutterà a teatro per la prima volta in Italia -solo a Milano- al Teatro Nazionale, il 9 Ottobre, fino al 28 Dicembre 2014. 40.000 biglietti già venduti, e tendono ad aumentare in maniera esponenziale, ogni secondo, ogni minuto, perché questo musical era molto atteso in Italia. Il successo del film sembra non sentire il tempo che passa, niente l’ha scalfito e la gente vuole ancora vederlo e rivederlo, in tv, in DVD, a teatro, e non smette di vendere e di essere ascoltata neanche la strepitosa colonna sonora. Una colonna sonora che ha reso Dirty Dancing quello che è, perché oltre ai ballerini strepitosi, alla storia d’amore, alla bellezza di Patrcick Swayze, Dirty Dancing è la sua musica.

Quando abbiamo chiesto alla Bergstein chi avesse scelto quelle musiche e perché, lei è stata chiara: erano le sue canzoni preferite, che ha inserito minuziosamente in ogni scena mentre veniva preparato il film, anzi, prima ha preparato le canzoni, e poi ha scritto le scene, come se tutto dovesse girare proprio intorno a quella musica, e così è stato.

Ha preso i suoi vecchi quarantacinque giri, ci ha fatto una cassetta, ed eccola lì la colonna sonora che ha venduto quaranta milioni di copie in tutto il mondo. Canzoni appositamente scelte per ballare, cantare, ma soprattutto per sognare, ci ha detto la Bergstein. E anche mentre siamo qui a scrivere questo pezzo stiamo ascoltando la colonna sonora. In questo momento sta passando Cry to me, che sappiamo a memoria, come tutte le altre canzoni, come le scene del film, come i passi di ogni singolo ballo, che si provavano rigorosamente nel salotto di casa dei propri genitori, cenrcando di non finire spappolati contro i mobili. Eppure è strano, perché se ci si pensa bene Dirty Dancing è davvero una sorta di film di serie B, non certo un capolavoro, non certo un film d’autore, ma è diventato un cult, anzi, il cult. Dal 1987, anno di uscita del film, ha saputo toccare i cuori di milioni di persone, di donne e uomini, di almeno due generazioni, e ci scommettiamo che tra trent’anni se ne parlerà ancora.

 

E ora tocca anche al musical, che a grandi linee, per fortuna, sarà fedele al film e le canzoni saranno cantate in inglese e non in italiano (e meno male!).

Il musical, nei suoi debutti internazionali, ha registrato cifre da capogiro, nel 2004 ad Amburgo ha segnato la più alta prevendita di biglietti nella storia del teatro europeo, mentre nel 2006, a Londra, ha incassato £11.000.000, ottenendo la più alta prevendita nella storia del West End.

 

I casting in Italia per trovare la giusta Baby e il giusto Johnny, sono durati tre mesi, poi sono stati scelti Sara Santostasi e Gabrio Gentilini. Le musiche saranno suonate dal vivo da un’orchestra di otto elementi.

Insomma, aspettatevi il tutto esaurito da qui a Dicembre. I biglietti sono già in vendita. Quindi? Che aspettate? Siete ancora lì a leggere questo stupido articolo? Andate a comprare quei maledetti biglietti!

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