Black Keys, gli intoccabili
Era da un bel po’ di tempo che non si vedeva una coda così esorbitante fuori dall’Alcatraz. “Ci entrerà tutta questa gente?” Sì, ci sono entrati tutti, tranne quelli che fuori speravano di trovare un biglietto venduto dai bagarini. Ma erano esauriti anche quelli. Live sold out da due mesi. A nostro parere avrebbero potuto riempire il Forum di Assago.
Stiamo parlando del concerto che si è tenuto ieri sera a Milano (unica data italiana) di una delle band del momento (nonostante sette album all’attivo.) Ma si sa, nel nostro bel paese arriviamo sempre in ritardo. In tutto. I Black Keys stanno portando in giro per il mondo il loro nuovo disco intitolato “El camino”, un album che – finalmente – ha riscosso un incredibile successo anche da noi.
Quello di ieri è stato un vero e proprio evento al quale non si poteva mancare. Un concerto meraviglioso che ci ha permesso di ascoltare del rock and roll vecchio stile suonato e rivisitato con una verve e un carisma da fare invidia a tanti mostri sacri del rock. Perchè siamo stanchi delle reunion, questa è la verità, e anche se il gruppo di Daniel Auerbach e Patrick Carney non si sono inventati nulla di nuovo, la loro musica è in grado di far provare grandi emozioni e di risvegliare quell’animo rock insito in alcuni di noi che per troppo tempo era rimasto assopito.
Questo duo ha vari pregi, tra cui quello di assomigliare a un’infinità di band senza però ricordare (o plagiare) veramente nessuno in particolare. E non nominate i White Stripes vicino ai Black Keys. La loro musica trasuda rock da tutti i pori. Sono veri. Puri. Americani al 100 %. Il blues scorre nel sangue di questi due ragazzi. Due giovani che ancora sembrano non rendersi conto del loro successo. Un successo che non li ha cambiati, che non ha scalfito la loro essenza e che permette loro di fare quello gli pare, senza dover scendere a compromessi. Il live si è aperto con la bellissima “Howlin’ for you” alle 21,30 circa, perfetta per caricare un pubblico già più che esaltato.
È stata poi la volta di “Next girl”, “Run right back”, “Strange times”, “Dead and gone”, “Gold on the ceiling”. Vecchie e nuove canzoni suonate per accontentare proprio tutti. Sia chi li segue dai loro esordi sia chi li ha conosciuti con la loro ultima fatica. E poi “Thick freakiness”, “Girls on my mind”, “I’ll be your man”, fino ad arrivare a “Tighten up”, molto attesa dai fan e diventata famosa anche per il divertentissimo video. Ma ecco arrivare la canzone del momento “Lonely boy” (altro video fantastico) cantata e ballata davvero all’unisono dal pubblico. Il bis è stato riservato a “Everlasting light”, “Long gone” e la bellissima “I got mine”, brano di chiusura del live durante il quale è anche scesa una tenda nera che ha svelato la scritta “The Black Keys” a caratteri cubitali e che brillava come oro e che ha suscitato una grande ovazione generale. Un’ora e mezza di pura estasi.
Dopo tanto tempo abbiamo potuto assistere a un live con il “pogo”, con gente che faceva stage diving, con ragazze collassate fuori dall’Alcatraz di fianco all’ambulanza. Sigarette ovunque. Birra a fiumi. Fan in delirio. Vuoi vedere che il rock and roll non è poi così morto?
p.s. più tardi siamo andati al Magnolia e abbiamo giocato con loro a calcio balilla!
Scaletta:
Howlin’ for you
Next girl
Run right back
Strange times
Dead and gone
Gold on the ceiling
Thick freakness
Girls on my mind
I’ll be your man
Your touch
Little black submarines
Money maker
Chop and change
Same old thing
Nova baby
Ten cent pistol
Tighten up
Lonely boy
Encore
Everlasting light
Long gone
I got mine