Lunga vita ai Red Hot Chili Peppers

 In IL SETACCIO

Non ce lo aspettavamo, bisogna dirlo. I Red Hot Chili Peppers sono tornati alla grande anche se (nuovamente) senza John Frusciante, capaci d’infuocare un Forum di Assago da tutto esaurito. Il 10 Dicembre 2011 la band di Anthony Kiedis è salita sul palco con un’energia da fare invidia a un’infinità di gruppi formati da ragazzi non più che ventenni. I Red Hot sono stati una vera sorpresa dal vivo, capaci di stupire, di emozionare. Bravi. Più che bravi. Anthony era in perfetta forma (nonostante i segni dell’età inizino a farsi vedere anche sul suo viso) e così anche la sua voce – stranamente. Per Flea sarebbe inutile sprecare parole: lui è semplicemente il bassista per antonomasia.

La rivelazione della serata? Un solo nome: John Klinghoffer, il sostituto di Frusciante, che non ci ha fatto rimpiangere il caro vecchio John neanche per un istante e che è riuscito a dare nuova linfa vitale al gruppo. I nuovi Red Hot sono davvero una bomba. La band ha acceso il pubblico fin da subito, con l’attacco di “Monarchy of Roses”, brano di apertura del live, seguita dalla divertente “Dani California”, “Charlie”, dall’esplosiva “Around the World” per poi arrivare alla mitica “Otherside”. Palco immenso, ottimo sound ed incredibili maxischermi a LED, hanno contribuito a generare uno show da ricordare. Indescrivibile l’emozione provata nel sentire dal vivo brani come “Breaking The Girl” e “Under the bridge”, che hanno letteralmente mandato in delirio i fan più “anziani” – e non solo – che seguono questa band fin dagli esordi con grande fedeltà. Fantastica anche la storica cover di “Higher Ground”, con finale metal da headbanging violento. Immancabili all’appello anche canzoni come “Californication” e “By the Way”, brano che ha chiuso il live prima del bis.

Il rientro del gruppo è stato davvero unico nel suo genere. Il nuovo chitarrista, Klinghoffer, è salito sul palco da solo cantando e suonando in italiano “Io sono quel che sono” di Mina. Tutti hanno ascoltato questa versione a dir poco particolare in religioso silenzio, a bocca aperta, per poi appaludire alla fine con gran fragore. Il finale, invece, è stato affidato a “Can’t Stop”, “Meet Me at the Corner” e “Give It Away”, quest’ultima conclusa con un’infinita jam session eseguita da Flea, il nuovo John e il mitico batterista Chad Smith. Da pelle d’oca. Ci siamo recati a questo live quasi senza aspettative ma ci siamo dovuti ricredere: i Red Hot sono una grandissima band che non sembra risentire minimamente del passare degli anni (nonostante l’ultimo disco lasci un pò a desiderare). Lunga vita ai Peppers.

Monarchy of Roses

Dani California”

Charlie

Around the World

Otherside

Monarchy of Roses

Dani California

Charlie

Around the World

Otherside

The Adventures of Rain Dance Maggie

Breaking The Girl

Me & My Friends

Throw Away Your Television

Look Around

Under the Bridge

Higher Ground

Did I Let You Know

Californication

By the Way

Io sono quel che sono

Can’t Stop

Meet Me at the Corner

Give It Away

 

 

Foto di Sergione Infuso

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